palavras de ursa

Wednesday, January 31, 2007

To school


Willy Ronis

Amor novo

Salvador Novo-Nuevo amor

" La renovada muerte de la noche
en la que ya no nos queda sino la breve luz de la conciencia
y tendernos al lado de los libros
de donde las palabras escaparon sin fuga, cruficidas en mi mano,
y en esta cripta de familia
en la que existe en cada espejo y en cada sitio la evidencia del crimen
y en cuyos roperos dejamos la crisálida de los adioses irremediables
con que hemos de embalsamar el futuro
y en los ahorcados que penden de cada lámpara
y en el veneno de cada vaso que apuramos
y en esa silla eléctrica en que hemos abandonado nuestros disfraces
para ocultarnos bajo los solitarios sudarios
mi corazón ya no sabe sino marcar el paso
y dar vueltas como un tigre de circo
inmediato a una libertad inasible.
Todos hemos ido llegando a nuestras tumbas
a buena hora, a la hora debida,
en ambulancias de cómodo precio
o bien de suicidio natural y premeditado.
Y yo no puedo seguir trazando un escenario perfecto
en que la luna habría de jugar un papel importante
porque en estos momentos
hay trenes por encima de toda la tierra
que lanzan unos dolorosos suspiros
y que parten
y la luna no tiene nada que ver
con las breves luciérnagas que nos vigilan
desde un azul cercano y desconocido
lleno de estrellas poliglotas e innumerables. "

Tuesday, January 30, 2007

Gli ostacoli del cuore

clique para tocar
Elisa e Ligabue-Gli ostacoli del cuore

Ricotta fina


Berenice Abbott

Garibaldi

Giosuè Carducci-A GIUSEPPE GARIBALDI
III NOVEMBRE MDCCCLXXX


Il dittatore, solo, a la lugubre
schiera d'avanti, ravvolto e tacito
cavalca: la terra ed il cielo
squallidi, plumbei, freddi intorno.

Del suo cavallo la pésta udivasi
guazzar nel fango: dietro s'udivano
passi in cadenza, ed i sospiri
de' petti eroici ne la notte.

Ma da le zolle di strage livide,
ma da i cespugli di sangue roridi,
dovunque era un povero brano,
o madri italiche, de i cuor vostri,

saliano fiamme ch'astri parevano,
sorgeano voci ch'inni suonavano:
splendea Roma olimpica in fondo,
correa per l'aëre un peana.

- Surse in Mentana l'onta de i secoli
dal triste amplesso di Pietro e Cesare:
tu hai, Garibaldi, in Mentana
su Pietro e Cesare posto il piede.

O d'Aspromonte ribelle splendido,
o di Mentana superbo vindice,
vieni e narra Palermo e Roma
in Capitolïo a Camillo. -

Tale un'arcana voce di spiriti
correa solenne pe 'l ciel d'Italia
quel dí che guairono i vili,
botoli timidi de la verga.

Oggi l'Italia t'adora. Invòcati
la nuova Roma novello Romolo:
tu ascendi, o divino: di morte
lunge i silenzii dal tuo capo.

Sopra il comune gorgo de l'anime
te rifulgente chiamano i secoli
a le altezze, al puro concilio
de i numi indigeti su la patria.

Tu ascendi. E Dante dice a Virgilio
"Mai non pensammo a forma piú nobile
d'eroe". Dice Livio, e sorride,
"È de la storïa, o poeti.

De la civile storia d'Italia
è quest'audacia tenace ligure,
che posa nel giusto, ed a l'alto
mira, e s'irradia ne l'ideale".

Gloria a te, padre. Nel torvo fremito
spira de l'Etna, spira ne' turbini
de l'alpe il tuo cor di leone
incontro a' barbari ed a' tiranni.

Splende il soave tuo cor nel cerulo
riso del mare del ciel de i floridi
maggi diffuso su le tombe
su' marmi memori de gli eroi.

O mundo está louco




O mundo está louco, água, sim é só água a 40$.
A edição especial é ainda mais cara, custa 480$.
Só em Beverly Hills!!

Saturday, January 27, 2007

Giorno della Memoria


Tiziano Micci

IL VALORE
DELLA MEMORIA

Prof. Amos Luzzatto

La memoria della memoria, questa espressione sembrerebbe una “battuta” assurda o uno slogan pubblicitario. E sarebbe davvero tale, se la memoria consistesse nell’apertura di un nostro archivio segreto (individuale o collettivo, poco importa) per riportarne alla luce informazioni preziose che la trascuratezza o, peggio, la volontà di dimenticare, avrebbero tentato di occultare.
Ma non è necessariamente così.
La memoria è un possente strumento per capire e per rispondere alle sollecitazioni del presente. La guerra nei Balcani, il Medio Oriente in fiamme, il minacciato “scontro di civiltà” dimostrano che l’odio fra le genti e le stragi degli innocenti non sono una pura e semplice eredità di un passato sogno di incubi; e allora, alle nostre menti si affaccia la domanda angosciata: ma sarà sempre così, anzi, sempre più così?
La risposta implicita che abbiamo dato a questa domanda fino a questo momento era di concludere che la Shoah fosse stata a tal punto mostruosa da risultare incomprensibile con i comuni strumenti della mente umana, che fosse stata, in una parola, “follia”, sia pure follia criminale: follia degli uomini, follia di un intero popolo, follia di Hitler. E, come tale, almeno per coloro che credono nella razionalità di fondo dello spirito umano, irripetibile. Tanto da giustificare l’autentico giuramento con il quale si concludevano tutte le nostre manifestazioni: “Mai più”.
Sentiamo però che questo modo di affrontare la memoria non è più sufficiente.
Perché la nostra premessa non è scevra da critiche; la memoria non è, infatti, un supporto magnetico cui attingere dati ma è una funzione attiva della nostra mente, che sa in partenza a quale tipo di dati rivolgere la propria attenzione e quali, invece, trascurare; che sa in partenza quali sono i problemi che deve affrontare e, spesso, ha già formulato, se non proprio un giudizio definitivo, almeno delle ipotesi di risposta; e cerca “nella memorie” quei dati che possono confermare o respingere il giudizio stesso.
Possiamo dunque indicare dei cosiddetti “valori” che sono in realtà giudizi dei quali siamo già forniti a priori e che orientano il nostro modo di scavare in profondità nella memoria? Certamente, sì.
Il primo dei nostri valori si chiama civiltà ed esso significa il procedere del consorzio umano dalla legge del trionfo del più forte a quella del supporto per i più deboli, dalla soppressione del rivale o di quello che si ritiene possa soltanto chiedere alla società senza nulla dare, al principio della solidarietà.
Il secondo valore significa valorizzare la varietà umana, la ricchezza delle “altre” culture, delle altre lingue, delle altre Fedi. Esso significa la libera circolazione delle idee, senza opporvi ostacoli, neppure economici.
Il terzo valore, infine, indica il dialogo, il confronto, la trattativa, come unici strumenti che possono risolvere i contenziosi umani, proibendo, come reato, qualsiasi ricorso alla violenza.
“Memoria” significa allora scavare nel passato in modo selettivo, per cercarvi non tanto le gesta degli eroi sui campi di battaglia quanto gli esempi di solidarietà e di cooperazione; esempi forse rimasti nell’ombra ma non per questo meno rilevanti, forse al contrario. E’ questa infine quella Memoria che può diventare uno strumento di fiducia nel domani. E’ questa che ci accingiamo a celebrare.


Primo Levi-SE QUESTO E' UN UOMO

Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case;
Voi che trovate tornando la sera
Il cibo caldo e visi amici:

Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce la pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì e per un no

Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno:

Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole:
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,

Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli:
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri cari torcano il viso da voi.

Il 27 Gennaio è il Giorno della Memoria per non dimenticare mai, se volete leggere di più potete andare qui.

Friday, January 26, 2007

Tu recuerdo

clique para tocar
Ricky Martin & La Mari-Tu recuerdo

Oscar mexicano


Tirado daqui


Onze nomeações para a 79ª entrega dos prémios Óscares deste ano vão para o México.
Alfonso Cuaron, Adriana Barraza, Guillermo del Toro, Emmanuel Lubezki, Guillermo Navarro, Gonzalez Iñarritu, Guillermo Arriega y Eugenio Caballero são os mexicanos nomeados.
Iñarritu tem duas como melhor realizador e como productor de Babel, Cuaron tem duas, melhor guião adaptado e melhor edição.

Kiss



Elliott Erwitt

Descobrir-te

Benjamin Valdivia-EQUIVOCADO DÍA

Equivocado día
en el que vengo a descubrirte.

Tengo degustación,
las líneas saboreo.

Agua cambiante en el vaivén,
líquida joya por la noche
al comenzar la temporada.

Esas luces corpóreas
solamente la sombra opalescente
de otras luces más íntimas.

Es que los días no están equivocados.
El momento me lleva hasta tus ojos

(como se llevan en la tarde hasta los templos
las primicias, los vuelos, la primera oración).

Thursday, January 25, 2007

At the races














Frank Horvat

Depois de tantas palavras

Cesar Vallejo-Y si después de tantas palabras

¡Y si después de tantas palabras,
no sobrevive la palabra!
¡Si después de las alas de los pájaros,
no sobrevive el pájaro parado!
¡Más valdría, en verdad,
que se lo coman todo y acabemos!

¡Haber nacido para vivir de nuestra muerte!
¡Levantarse del cielo hacia la tierra
por sus propios desastres
y espiar el momento de apagar con su sombra su tiniebla!
¡Más valdría, francamente,
que se lo coman todo y qué más da...!

¡Y si después de tanta historia, sucumbimos,
no ya de eternidad,
sino de esas cosas sencillas, como estar
en la casa o ponerse a cavilar!
¡Y si luego encontramos,
de buenas a primeras, que vivimos,
a juzgar por la altura de los astros,
por el peine y las manchas del pañuelo!
¡Más valdría, en verdad,
que se lo coman todo, desde luego!

Se dirá que tenemos
en uno de los ojos mucha pena
y también en el otro, mucha pena
y en los dos, cuando miran, mucha pena...
Entonces... ¡Claro!... Entonces... ¡ni palabra!

Wednesday, January 24, 2007

Aurora


Margarida V-Madeira Posted by Picasa

A palavras prazer

Gonzalo Rojas-LA PALABRA PLACER

La palabra placer, cómo corría larga y libre por tu cuerpo
la palabra placer
cayendo del destello de tu nuca, fluyendo
blanquísima por lo vertiginoso oloroso de
tu espalda hasta lo nupcial de unas caderas
de cuyo arco pende el Mundo, cómo lo
músico vino a ser marmóreo en la
esplendidez de tus piernas si antes hubo
dos piernas amorosas así considerando
claro el encantamiento de los tobillos que son
goznes que son aire que son
partícipes de los pies de Isadora
Duncan la que bailó en la playa
abierta para Serguei
Iesénin, cómo
eras eso y más para mí, la
danza, la contradanza, el gozo
de olerte ahí tendida recostada en tu ámbar contra
el espejo súbito de la Especie cuando te vi
de golpe, ¡con lo lascivo
de mis dedos te vi!
la arruga errónea, por decirlo, trizada en
lo simultáneo de la serpiente palpándote
áspera del otro lado otra
pero tú misma en
la inmediatez de la sábana, anfibia
ahora, vieja
vejez de los párpados abajo, pescado
sin océano ni
nada que nadar, contradicción
siamesa de la figura
de las hermosas desde el
paraíso, sin
nariz entonces rectilínea ni pétalo
por rostro, pordioseros los pezones, más
y más pedregosas las rodillas, las costillas:
-¿Y el parto, Amor, el
tisú epitelial del parto?

De él somos, del
mísero dos partido
en dos somos, del
báratro, corrupción
y lozanía y
clítoris y éxtasis, ángeles
y muslos convulsos: todavía
anda suelto todo, ¿qué
nos iban a enfriar por eso los tigres
desbocados de anoche? Placer
y más placer.
Olfato, lo primero el olfato de la hermosura, alta
y esbelta rosa de sangre a cuya vertiente vine, no
importa el aceite de la locura:
-Vuélvete, paloma,
que el ciervo vulnerado
por el otero asoma...

Tuesday, January 23, 2007

Estos si son Chilenos


Dictadura Posted by Picasa

La Comisión Rettig consignó 2,279 muertos y desaparecidos, pero un tercer grupo de trabajo, la Comisión de Reparación y Justicia, agregó una nueva lista de 899 crímenes, que elevó la cifra de víctimas a 3,197.
En el reporte de las Fuerzas Armadas, entregado a una Mesa de Diálogo cívico-militar que sesionó entre 1999 y el 2001, figuraron 200 nombres de detenidos desaparecidos lanzados al Pacífico, los ríos y los lagos de Chile o sepultados en lugares ignorados, sobre un total de 1,198 hombres y mujeres.
He aquí una síntesis de los informes:
- Total de muertos y desaparecidos: 2,279 (Informe Rettig).
- 94.5% eran hombres (2,153) (Informe Rettig).
- 97.76% eran chilenos (2,228) (Informe Rettig).
- 17.8% (405) pertenecían al Partido Socialista; 16.9% (384) al Movimiento de Izquierda Revolucionaria (MIR), y 15.5% (353) al Partido Comunista. El 46% de ellos no registraban militancia política (Informe Valech).
- De 33,221 detenidos entre 1973 y 1990, 27,255 fueron reconocidos como víctimas de torturas (Informe Valech).
- 68.7% de ellos (22,824) fueron detenidos en 1973.
- 87.5% (23,856) eran hombres.
- 44.2% (12,060) tenían entre 21 y 30 años y 25.4% (6,913), entre 31 y 40 Además, Pinochet fue señalado durante más de un cuarto de siglo como el responsable político de los asesinatos y desaparición de más de 3,000 opositores al régimen que encabezó entre 1973 y 1990.
El siguiente es un recuento de los principales casos registrados en los tribunales chilenos y de otros países:
- Primeros fusilamientos: Cientos de personas son fusiladas de manera sumaria en los días siguientes al golpe, en medio del estado de sitio y el toque de queda.
- Caravana de la Muerte: En octubre de 1973, casi un centenar de sindicalistas y dirigentes de izquierda son ejecutados en Calama, Copiapó, la Serena y otras ciudades por una “Caravana de la Muerte”, que encabezó el general Sergio Arellano.
- Asesinato de Prats: El antecesor de Pinochet en la jefatura del Ejército, general Carlos Prats, muere asesinado junto a su esposa, Sofía Cuthbert, al estallar una bomba en su automóvil en una calle de Buenos Aires, donde se hallaba exiliado, el 30 de septiembre de 1974. En la capital argentina, en noviembre del 2000, fue condenado a prisión perpetua el ex agente de la Dina (Dirección de Inteligencia Nacional) Enrique Arancibia Clavel, como uno de los asesinos, el 22 de enero de 1996.
- “Operación Colombo”: Agentes de la secreta Dina difunden una lista de 119 miembros de organizaciones izquierdistas que habrían muerto en luchas internas. Investigaciones posteriores determinaron que todos ellos fueron detenidos y desaparecieron.
- Atentado contra Leighton: El exiliado líder democristiano Bernardo Leighton, ex vicepresidente de Chile, resulta gravemente herido junto a su esposa, cuando un desconocido dispara contra ellos en Roma, el 6 de octubre de 1975.
- “Operación Cóndor”: Agentes secretos de las dictaduras militares sudamericanas se reúnen en Santiago el 25 de noviembre de 1975 para poner en marcha un plan represivo con el propósito de eliminar a sus opositores. Cientos de ellos integran hoy las listas de desaparecidos en Argentina, Bolivia, Brasil, Chile, Paraguay y Uruguay.
- Asesinato de diplomático: El cadáver del diplomático español Carmelo Soria aparece muerto a los pies de un cerro de Santiago, el 16 de julio de 1976, después de ser detenido por un comando de la Dina que encabezaba el coronel Jaime Lepe, según se estableció en el proceso.
- Asesinato de Letelier: El ex canciller socialista Orlando Letelier, líder opositor en el exilio, muere junto a su secretaria Ronnie Moffit cuando una bomba estalla bajo su automóvil en el centro de Washington, el 21 de septiembre de 1976. El general Contreras, jefe de la DINA, y el brigadier Pedro Espinoza cumplieron siete y seis años de prisión en Santiago desde mediados de 1995, como autores intelectuales del crimen, por el que en Estados Unidos fueron encarcelados sus ejecutores.
- Los Hornos de Lonquén: Tras una denuncia de la Iglesia Católica son descubiertos los cadáveres de 14 campesinos, sepultados en hornos de cal en una mina abandonada al oeste de Santiago, el 30 de noviembre de 1978.
- “Caso Tucapel”: El líder sindical socialdemócrata Tucapel Jiménez aparece degollado en las afueras de Santiago, el 25 de febrero de 1982, tras ser apresado por agentes de la CNI (Central Nacional de Informaciones), al mando del mayor Alvaro Corbalán, según testimonios reunidos en el proceso.
- Asesinato de líder gremial: El dirigente democristiano de los transportistas, Mario Fernández López, muere en medio de torturas en un cuartel de la CNI (sucesora de la Dina), el 18 de octubre de 1984.
- “Caso de los Degollados”: El sociólogo José Manuel Parada, el profesor Manuel Guerrero y el dibujante publicista Santiago Nattino, miembros del proscrito Partido Comunista, aparecen degollados el 30 de marzo de 1985.
- “Caso de los Quemados”: El fotógrafo Rodrigo Rojas muere quemado y la estudiante Carmen Gloria Quintana resulta con graves quemaduras, cuando una patrulla militar los impregna en combustible, el 2 de julio de 1986.
- Asesinato de periodista: El periodista José Carrasco, editor internacional del semanario izquierdista Análisis, muere ametrallado el 8 de septiembre de 1986, un día después del atentado a Pinochet en el que perecieron cinco miembros de su escolta.


Tirado daqui

Regresso

Marilina RÉBORA-EL REGRESO

Todo pasa en el mundo con más o menos prisa,
ni la pena del alma resulta duradera,
todo se desvanece como un soplo de brisa;
cuanto determinamos y hasta la vida entera.

Nada persiste nunca; ni el canto, ni la risa,
ni en su amor por el muro la fiel enredadera,
y nada permanente en torno se divisa
ni aun es perdurable la dulce primavera.

Pero también es ley de la esencia el regreso,
la brisa soplará otra vez en la fronda
y la hiedra en el muro renovará su beso.
Otra será la gente, otras serán las flores,
pero otra habrá de ser la voz que te responda
cuando vuelvas -un día- a hablar de tus amores.

Cristo Rei


Margarida V-Lisboa Posted by Picasa

Monday, January 22, 2007

Eu quero!

Quando na quinta-feira passada disse que odiava gente que só pensava em dinheiro, não estava a falar de política, nem no pobre do Belmiro, quero lá saber se vai ou não vai comprar, se vai ou não vai haver OPA à PT.
Falava de algo muito mais simples, falava de pessoas que encontramos todos os dias na rua, quem sabe até em casa, um familiar, um amigo, que faz tudo por dinheiro, que não pára por nada.
Pessoas que atropelam, matam e esfolam para ganhar mais algum. Pessoas que não se preocupam com os outros, algumas vezes até com a própia familia, só e apenas pelo dinheiro.
Que não vêm que mesmo ali ao lado existem pessoas que precisam de ajuda, que morrem de fome, que vivem em países em guerra, que têm filhos e não têm o que comer.
NÂO!! É muito mais importante a filhinha ter o último Ipod ou a última Playstation. Ter o sapato da moda e a roupa da moda.
Não olham para os lados, não vêm que há gente a morrer de fome e que precisa de ajuda, que se pode ajudar muita gente com muito pouco dinheiro, mas não, lá vem mais um Ipod. E a filhinha que diz EU QUERO!!
Nunca na minha vida disse aos meus pais, eu quero, nem me passaria isso pela cabeça, recebia os presentes e mostrava-me agradecida, hoje em dia é só EU QUERO, e lá vem os tennis Nike.
Cheguei pois a outra conclusão além de odiar pessoas que só pensam em dinheiro, odeio também as criancinhas e as teenagers que dizem EU QUERO.

clique para tocar
Tupac-Brenda's got a baby

Hunger





















Ovie Carter

Pobreza

Pablo Neruda-ODA A LA POBREZA

Cuando nací,
pobreza,
me seguiste,
me mirabas
a través
de las tablas podridas
por el profundo invierno.
De pronto
eran tus ojos
los que miraban desde los agujeros.
Las goteras,
de noche, repetían
tu nombre y tu apellido
o a veces
el salto quebrado, el traje roto,
los zapatos abiertos,
me advertían.
Allí estabas
acechándome
tus dientes de carcoma,
tus ojos de pantano,
tu lengua gris
que corta
la ropa, la madera,
los huesos y la sangre,
allí estabas
buscándome,
siguiéndome,
desde mi nacimiento
por las calles.

Cuando alquilé una pieza
pequeña, en los suburbios,
sentada en una silla
me esperabas,
o al descorrer las sábanas
en un hotel oscuro,
adolescente,
no encontré la fragancia
de la rosa desnuda,
sino el silbido frío
de tu boca.
Pobreza,
me seguiste
por los cuarteles y los hospitales,
por la paz y la guerra.
Cuando enfermé tocaron
a la puerta:
no era el doctor, entraba
otra vez la pobreza.
Te vi sacar mis muebles
a la calle:
los hombres
los dejaban caer como pedradas.
Tú, con amor horrible,
de un montón de abandono
en medio de la calle y de la lluvia
ibas haciendo
un trono desdentado
y mirando a los pobres
recogías
mi último plato haciéndolo diadema.
Ahora,
pobreza,
yo te sigo.
Como fuiste implacable,
soy implacable.
Junto
a cada pobre
me encontrarás cantando,
bajo
cada sábana
de hospital imposible
encontrarás mi canto.
Te sigo,
pobreza,
te vigilo,
te acerco,
te disparo,
te aislo,
te cerceno las uñas,
te rompo
los dientes que te quedan.
Estoy
en todas partes:
en el océano con los pescadores,
en la mina
los hombres
al limpiarse la frente,
secarse el sudor negro,
encuentran
mis poemas.
Yo salgo cada día
con la obrera textil.
Tengo las manos blancas
de dar pan en las panaderías.
Donde vayas,
pobreza,
mi canto
está cantando,
mi vida
está viviendo,
mi sangre
está luchando.
Derrotaré
tus pálidas banderas
en donde se levanten.
Otros poetas
antaño te llamaron
santa,
veneraron tu capa,
se alimentaron de humo
y desaparecieron.
Yo te desafío,
con duros versos te golpeo el rostro,
te embarco y te destierro.
Yo con otros,
con otros, muchos otros,
te vamos expulsando
de la tierra a la luna
para que allí te quedes
fría y encarcelada
mirando con un ojo
el pan y los racimos
que cubrirá la tierra
de mañana.

Saturday, January 20, 2007

O rapaz tem bom gosto


Ilary Blasi Posted by Picasa

Mulher de Francesco Totti.

Amada

Ugo Foscolo-ALL'AMATA

Meritamente, però'ch'io potei
Abbandonarti, or grido alle frementi
Onde che batton l'alpi, e i pianti miei
Sperdono sordi del Tirreno i venti.

Sperai, poiché mi han tratto uomini e Dei
In lungo esilio fra spergiure genti
Dal'bel paese ove or meni sì rei,
Me sospirando, I tuoi giorni fiorenti,

Sperai che il tempo, e i duri casi, e queste
Rupi ch'io varco anelando, e le eterne
Ov'io qual fiera. dormo atre foreste,

Sarien ristoro al mio cor sanguinente;
Ahi, vóta speme! Amor fra l'ombre inferne
Seguirammi immortale, onnipotente.

Palmeiras


Margarida V-Porto Santo Posted by Picasa

Friday, January 19, 2007

Pure

clique para tocar
All Saints-Pure shores


Hoje cheguei à conclusão odeio, e odeio mesmo, pessoas que só pensam em dinheiro. que não pensam nos outros, na familia, nos amigos, nas pessoas que precisam, que morrem à fome, que não têm o que comer.
De certeza absoluta essas pessoas não podem ser felizes, nunca o serão, têm muito e na realidae não têm nada. São pobres, verdadeiros pobres de espirito.
Eu gosto de pessoas puras, que pensam nas pessoas que os rodeiam, que não vivem obsecados com o vil metal, que nem que seja uma vez na vida olharam para o lado e ajudaram alguém, alguém que precisa.
Por isso a minha conclusão de hoje é: odeio pessoas que só pensam em $$.

Espada preta


MargaridaV-Madeira Posted by Picasa

Semeando a confiança

Mario Benedetti-CHAU NÚMERO TRES

Te dejo con tu vida
tu trabajo
tu gente
con tus puestas de sol
y tus amaneceres
sembrando tu confianza
te dejo junto al mundo
derrotando imposibles
segura sin seguro

te dejo frente al mar
descifrándote sola
sin mi pregunta a ciegas
sin mi respuesta rota

te dejo sin mis dudas
pobres y malheridas
sin mis inmadureces
sin mi veteranía

pero tampoco creas
a pie juntillas todo
no creas nunca creas
este falso abandono

estaré donde menos
lo esperes
por ejemplo
en un árbol añoso
de oscuros cabeceos

estaré en un lejano
horizonte sin horas
en la huella del tacto
en tu sombra y mi sombra

estaré repartido
en cuatro o cinco pibes
de esos que vos mirás
y enseguida te siguen

y ojalá pueda estar
de tu sueño en la red
esperando tus ojos
y mirándote

Thursday, January 18, 2007

Cruzes


Juan Rulfo Posted by Picasa

O beijo

Delfina Acosta-EL BESO


Voy a contarte un cuento que otras saben.

Las menos como tú jamás supieron.

Era un juego de a dos pues se enfrentaban

un rey hermoso y una reina a besos.

Y érase que ella alegre se moría

como última tecla en cada beso.

Y él riendo tomaba con su boca

un poco de su lengua y de su aliento.

Pasó el verano bajo el puente chino,

sopló el otoño y garuó el invierno,

volvió la primavera y se marchó

detrás de un par de niños aquel juego.

Y érase esa mujer que aún lo amaba,

y moría de pena, pero en serio.

Y érase la tristeza en el ciprés

la hora en que llovía en ese reino.

Wednesday, January 17, 2007

Marina


Margarida V-Madeira Posted by Picasa

Aurora

Giosuè Carducci-ALL'AURORA


Tu sali e baci, o dea, co 'l rosëo fiato le nubi,
baci de' marmorëi templi le fosche cime.

Ti sente e con gelido fremito destasi il bosco,
spiccasi il falco a volo su con rapace gioia;

mentre ne l'umida foglia pispigliano garruli i nidi,
e grigio urla il gabbiano su 'l vïolaceo mare.

Primi nel pian faticoso di te s'allegrano i fiumi
tremuli luccicando tra 'l mormorar de' pioppi:

corre da i paschi baldo vèr' l'alte fluenti il poledro
sauro, dritto il chiomante capo, nitrendo a' venti:

vigile da i tuguri risponde la forza de i cani
e di gagliardi mugghi tutta la valle suona.

Ma l'uom che tu svegli a oprar consumando la vita,
te giovinetta antica, te giovinetta eterna

ancor pensoso ammira, come già t'adoravan su 'l monte
ritti fra i bianchi armenti i nobili Aria padri.

Ancor sovra l'ali del fresco mattino rivola
l'inno che a te su l'aste disser poggiati i padri.

- Pastorella del cielo, tu, frante a la suora gelosa
le stalle, riadduci le rosse vacche in cielo.

Guidi le rosse vacche, guidi tu il candido armento
e le bionde cavalle care a i fratelli Asvini.

Come giovine donna che va da i lavacri a lo sposo
riflettendo ne gli occhi il desïato amore,

tu sorridendo lasci caderti i veli leggiadri
e le virginee forme scuopri serena a i cieli.

Affocata le guance, ansante dal candido petto,
corri al sovran de i mondi, al bel fiammante Suria,

e il giungi, e in arco distendi le rosee braccia al gagliardo
collo; ma tosto fuggi di quel tremendo i rai.

Allora gli Asvini gemelli, cavalieri del cielo,
rosea tremante accolgon te nel bel carro d'oro;

e volgi verso dove, misurato il cammino di gloria,
stanco ti cerchi il nume ne i mister de la sera.

Deh propizia trasvola - cosí t'invocavano i padri -
nel rosseggiante carro sopra le nostre case.

Arriva da le plaghe d'orïente con la fortuna,
con le fiorenti biade, con lo spumante latte;

ed in mezzo a' vitelli danzando con floride chiome
molta prole t'adori, pastorella del cielo. -

Cosí cantavano gli Aria. Ma piàcqueti meglio l'Imetto
fresco di vénti rivi, che al ciel di timi odora:

piàcquerti su l'Imetto i lesti cacciatori mortali
prementi le rugiade co 'l coturnato piede.

Inchinaronsi i cieli, un dolce chiarore vermiglio
ombrò la selva e il colle, quando scendesti, o dea.

Non tu scendesti, o dea: ma Cefalo attratto al tuo bacio
salía per l'aure lieve, bello come un bel dio.

Su gli amorosi venti salía, tra soavi fragranze,
tra le nozze de i fiori, tra gl'imenei de' rivi.

La chioma d'oro lenta irriga il collo, a l'omero bianco
con un cinto vermiglio sta la faretra d'oro.

Cadde l'arco su l'erbe; e Lèlapo immobil con erto
il fido arguto muso mira salire il sire.

Oh baci d'una dea fragranti tra la rugiada!
oh ambrosia de l'amore nel giovinetto mondo!

Ami tu anche, o dea? Ma il nostro genere è stanco;
mesto il tuo viso, o bella, su le cittadi appare.

Languon fiocchi i fanali; rincase, e né meno ti guarda,
una pallida torma che si credé gioire.

Sbatte l'operaio rabbioso le stridule impòste,
e maledice al giorno che rimena il servaggio.

Solo un amante forse che placida al sonno commise
la dolce donna, caldo de' baci suoi le vene,

alacre affronta e lieto l'aure tue gelide e il viso:
- Portami -, dice, - Aurora, su 'l tuo corsier di fiamma!

ne i campi de le stelle mi porta, ond'io vegga la terra
tutta risorridente nel roseo lume tuo,

e vegga la mia donna davanti al sole che leva
sparsa le nere trecce giú pe 'l rorido seno. -

Tuesday, January 16, 2007

Anti-aborto


Anti-aborto Posted by Picasa


Anti-aborto Posted by Picasa


Vi este panfleto no Eixo do mal, programa da SIC notícias,e agora encontrei-o no Blogotinha, lá arrastaram a Nossa Senhora para o Referendo.

Asas


Sebastião Salgado Posted by Picasa

Perfil

José Lupiáñez-Perfil

La imposible belleza de ese perfil me tienta,
las luces de la noche dando brillo a sus ojos,
la hermosura y el vértigo, la espiral que me acerca
los labios deseosos y el amor y su niebla.

Ojos desconocidos que tanto me conocen;
labios que besarán los labios de la dicha:
distancia que no empuja, que conduele o desvive
al pecho que se altera junto a un pecho que vibra.

La noche nos embriaga de su antiguo perfume,
y un perfil, ese enigma, convida a su lisonja;
la caricia es de pronto quemazón, nube, lumbre
y es su piel esa noche lasciva y peligrosa.

Qué sueño, qué sonrisa, qué misterio, qué mano
roza mi frente ahora sin saber lo que piensa,
hoy que la noche es bosque de súbito y de sombra
y un perfil imposible de belleza me tienta.

Paz


Paz Posted by Picasa

Sunday, January 14, 2007

Depende

clique para tocar
Jarabe de Palo-Depende


Que aquí estamos de prestado
que el cielo está nublado
que uno nace y luego muere
y este cuento se ha acabado
Depende
Depende ¿de qué depende?
de según como se mire, todo depende

No tengo el coño!!

MOMENTO NO TENGO EL COÑO PA RUIDOS


Estou tão farta do tema do aborto, das merdinhas hipócritas dos lambe-fetos, da puta da altivez destas gajas que sacam os filhos deficientes em caminhadas pela vida para mostrar às cabras hereges quão gratificante é ser mãe, do eu nunca o faria berrado por pitinhas de treze anos com os olhos regados em sangue à porta da catequese, de que umas barbies recauchutadas armadas em católicazecas da paróquia de Santa Isabel que já nem sem lembram como é que é se fazem filhos me chamem descompensada, assassina, papa-fraldas, bruxa e comunista só porque não tenho medo nem vergonha de dizer sim, eu estou de acordo, mas tão farta do discurso condescendente de quatro caralhinhos que têm imensa pena das desgraçadas que abortam (mas só das que são apanhadas porque as vacas que ficam à solta, essas Deus já as castigará), das alucinações jurídico-mentais da «Associação de Estudantes pela Vida, mas só a nossa» do ano zero da Católica que lá porque tiveram três meses de Introdução ao Direito para analfabetos existenciais pensam que têm um lugar garantido no Tribunal Constitucional, mas tão fartinha destes pirosos cheios de deus que bem eram capazes de mandar mais de metade do país para a fogueira, que até mete nojo.
Mas quem é que estes gajos se julgam que são? Enviados do senhor? Arcanjos da verdade e da vida? Quando os vimos à porta de clínicas clandestinas a chorar pelos mortinhos de dez semanas? Alguém se lembra de os ver em manifestações a exigirem celeridade nos processos de adopção, ou mais casas de acolhimento para mães adolescentes? E quando todas essas Vanessas ou Joanas Telmas aparecem mortas nas capas dos jornais, acaso ouviu-se as vozes destes amantes da vida exigindo mais controlo nos casos de abusos a crianças? Qual quê! Os gajos estão-se a cagar, querem lá saber se se aborta ou não em Portugal ou se uma miúda de cinco anos é violada pelo prédio todo! Do que eles gostam é deste papel de juizes no tribunal da Grande Moralidade neste país de brandos costumes de portas para fora. Cada cinco anos, o aborto, e depois será a eutanásia e mais tarde, quem sabe, a investigação com células mãe ou algum tema que lhes o dê tempo de antena necessário para mostrarem ao resto da patria pecadora que eles é que são os bons, o exemplo de virtude, os que garantem que este nosso Portugal de mulheres espancadas e casas pias não se perca pelo caminho do deboche e do desprezo pela dádiva divina. Eles estarão sempre aí, a controlar-nos o nascimento e a mortalidade, ansiando os seus quinze minutos de divindade, mas só se houver uma televisão por perto, tal qual todos os falsos profetas. E eles deveriam saber isto melhor que ninguém: serão recordados, sim, mas como os fanáticos que são.

(SIM. SIM.)

Tirado daqui.

Mãos


James Nachtwey Posted by Picasa

Matéria de sombras

José Hierro-Sólo materia de sombras



Sólo materia de sombras,
criaturas de la noche,
nubes espectrales, seres
dolorosamente informes,

visiones o pesadillas
llegadas no sé de dónde,
ráfagas resucitadas
que fueron mujeres y hombres,

que tuvieron carne y sueños
donde anidaban los soles
y ahora son sólo penumbra,
ríos de negros acordes,

tristezas desenterradas,
pesadillas o visiones,
llamando siempre a la puerta
de quienes no los conocen.

Friday, January 12, 2007

20Blogs


20Blogs Posted by Picasa

Inscrevi-me neste concurso de blogs espanhóis,mas com blogs de todo o mundo, uma brincadeira para ver se alguém vota em mim.
Se estiverem interessados podem ir a este link e ver a lista de inscritos e quem sabe votar em mim. :)

Showman



Il migliore showman d'Italia!!

Varanda


Margarida V-Madeira Posted by Picasa

Sente-se

Alaíde Foppa-ELLA SE SIENTE A VECES...

Ella se siente a veces
como cosa olvidada
en el rincón oscuro de la casa
como fruto devorado adentro
por los pájaros rapaces,
como sombra sin rostro y sin peso.
Su presencia es apenas
vibración leve
en el aire inmóvil.
Siente que la traspasan las miradas
y que se vuelve niebla
entre los torpes brazos
que intentan circundarla.
Quisiera ser siquiera
una naranja jugosa
en la mano de un niño
-no corteza vacía-
una imagen que brilla en el espejo
-no sombra que se esfuma-
y una voz clara
-no pesado silencio-
alguna vez escuchada.

Thursday, January 11, 2007

Carlo Ponti


Carlo Ponti & Sofia Loren Posted by Picasa


Carlo Ponti (Dicembre, 1912- Gennaio 10, 2007). Produttore italiano di cinema, sposato con Sofia Loren. Nato a Magenta. Produttore dal 1941 con film come: La strada (Fellini), Bocaccio (De Sica), Doctor Zhivago (Lean).
É morto oggi a Geneve in Svizzera.

Desde la cabeza a los pies


Tina Modotti Posted by Picasa

Janelas remotas

Xavier Villaurrutia-Cuando la tarde...


Cuando la tarde cierra sus ventanas remotas,
sus puertas invisibles,
para que el polvo, el humo, la ceniza,
impalpables, oscuros,
lentos como el trabajo de la muerte
en el cuerpo del niño,
vayan creciendo;
cuando la tarde, al fin, ha recogido
el último destello de luz, la última nube,
el reflejo olvidado y el ruido interrumpido,
la noche surge silenciosamente
de ranuras secretas,
de rincones ocultos,
de bocas entreabiertas,
de ojos insomnes.

La noche surge con el humo denso
del cigarrillo y de la chimenea.
La noche surge envuelta en su manto de polvo.
El polvo asciende, lento.
Y de un cielo impasible,
cada vez más cercano y más compacto,
llueve ceniza.

Cuando la noche de humo, de polvo y de ceniza
envuelve la ciudad, los hombres quedan
suspensos un instante,
porque ha nacido en ellos, con la noche, el deseo.

Wednesday, January 10, 2007

Ziggy Stardust

clique para tocar
David Bowie-Ziggy Stardust


Parabéns atrasados Mr Bowie, já lá vão 60!!

Bicicletas


Annemarie Heinrich Posted by Picasa

Canto em voz baixa

Efraín Bartolomé-CANTO EN VOZ BAJA

"Triunfará del olvido tu hermosura"
Francisco de Quevedo

Éste es un canto para ti
Entero como el aire que pasa y acaricia las flores del durazno
Feliz como una noche total
Dulce como los niños que se enamoran de su maestra
y no saben decir dónde les duele y lloran

Éste es el canto de tu cabello largo como la tarde
Arroyo donde el sol se sumerge
Agua donde mis dedos arden como peces
Red que sale del mar cargada de colores
Arena fina entre mis manos

Éste es el canto de tu mirada que hace danzar los árboles
Que hace hermosos a los perros y al aire triste de la ciudad
y a la ciudad y sus muertes innumerables

Canto a tu mirada Refugio de la luz
casa del día como quien canta las pozas bajo la espesura
de los bosques
Canto la frescura y el brillo
la calma y la tentación del hundimiento

Este es un río que de golpe avanza
y se transforma en viento sobre los pastizales
y se hace luz sobre el espacio azul.

Canto tus labios que tienen el grosor de la dicha
y se encienden como mínimos astros
en el instante en que los rosa levísima el ala del deseo

Canto tu lengua frutal
que deja reposar su tacto sobre los labios rojos
que se posa en los dientes y los envuelve y acaricia y enloquece
y los hace morder
raíz oscura
la pulpa del deseo

Canto tu talle besado por el día
Luminoso tobogán que va de la razón hasta el delirio

Canto tu grupa tensa de potranca
Viva como el trino de todos los pájaros del mundo
Tus ancas plenas como sandías
jugosas y mordibles como manzanas madurísimas bajo
el ocio del sol
Nido de mis manos hechas palomas tibias
Libro en que se lee la historia verdadera del hombre
De los hombres

Tus nalgas pesan en mis muslos con la densidad de la tibieza
Se mueven con un sentido exacto de rotación
Duermen junto a mí por el tiempo necesario
Y no se sacian nunca
Y no me sacian nunca

Canto tus rodillas vivas relucientes
Tus muslos tersos y fragantes como el interior de un mango
Tus pies tibios y dulces suaves y delicados
amorosos y tiernos como la mirada del huérfano

Canto tus pechos que se levantan de la blancura total
Tus pechos y su redondez total
Tus pechos y su aureola perfectísima
impresionable como la planta sensitiva al soplo al toque
mínimo

Canto tus pezones
Canto el color de tus pezones
Canto el color de tabaco en tus pezones

Éste es en fin el río que gota a gota te construyo

He querido cantar sobre el papel como sobre tu cuerpo

He quedado rendido
Lacio y fatigado como los días después del temporal

Déjame descansar junto a tu cuerpo
Sobre tu vientre

Arrópame.

Tuesday, January 09, 2007

Ramagens


Carlo Carletti Posted by Picasa

Acordar

Jorge Luis Borges-DESPERTAR

Entra la luz y asciendo torpemente
de los sueños al sueño compartido
y las cosas recobran su debido
y esperado lugar y en el presente
converge abrumador y vasto el vago
ayer: las seculares migraciones
del pájaro y del hombre, las legiones
que el hierro destrozó, Roma y Cartago.

Vuelve también la cotidiana historia:
mi voz, mi rostro, mi temor, mi suerte.
¡Ah, si aquel otro despertar, la muerte,
me deparara un tiempo sin memoria
de mi nombre y de todo lo que he sido!
¡Ah, si en esa mañana hubiera olvido!

Friday, January 05, 2007

Me sobra el aire

clique para tocar
Rosana-Si tú no estás aqui

No quiero estar sin ti
Si tú no estás aquí me sobra el aire
No quiero estar así
Si tú no estás la gente se hace nadie

Estrutura


Cristina Villa Posted by Picasa

Aprendi a amar

Gerardo Diego-ME ESTÁS ENSEÑANDO A AMAR...

Me estás enseñando a amar.
Yo no sabía.
Amar es no pedir, es dar,
noche tras día.

La Noche ama al Día, el claro
ama a la Oscura.
Qué amor tan perfecto y tan raro.
Tú mi ventura.

El Día a la Noche alza, besa
sólo un instante.
la Noche al Día -alba, promesa-
beso de amante.

Me estás enseñando a amar.
Yo no sabía.
Amar es no pedir, es dar.
Mi alma, vacía.

Wednesday, January 03, 2007

Lavado


Guenter Eh Posted by Picasa
 
Blogarama - The 
Blogs Directory Estou no Blog.com.pt blog search directory BlogItalia.it - La directory italiana dei blog BloGalaxia Arts Blog Top Sites Blogz  Bitacoras.com Blogion.com - the definitive blog directory