Responsabilidade
La parola responsabilità
di Marco Belpoliti
Il tema è nell'aria: fuga dalle responsabilità. Silvio Berlusconi, ex premier, bolla il ritiro dell'Italia dall'Iraq come un atto strumentale, una forma di codardia, o peggio ancora di vigliaccheria. Strana predica, dato che, se si sta ai dati emersi nelle ultime settimane - dati europei - la responsabilità dell'attuale deficit statale italiano, che costerà salato agli italiani, rimonta proprio al governo Berlusconi e alla sua gestione economica.
Il gioco consiste nello sfuggire le proprie responsabilità attribuendole agli altri. Meglio: estrarre dal cappello un'altra responsabilità ancora da affibbiare all'avversario o al concorrente. In realtà la parola «responsabilità» ha un significato preciso: «Rendere ragione delle proprie o altrui azioni». La responsabilità non va confusa con la colpa. Come ci spiega l'etimo latino del termine, responsabile è colui che «risponde». Nel pantano iracheno, in cui si dibattono tutti i Paesi che hanno lì un contingente militare, i membri del governo in carica avrebbero detto che la partenza del contingente italiano appare più meditata e lenta di quella degli spagnoli che se ne andarono da un giorno all'altro, dopo la vittoria elettorale di Zapatero. La responsabilità non è dunque l'imputabilità come vuol far credere l'ex presidente del Consiglio, che per altro di questa se ne intende parecchio. Non a caso quando si dibatte in sede legale di responsabilità, si cerca sempre di stabilire la libertà, la consapevolezza e la capacità di valutazione delle conseguenze legate all'azione di cui si discute. Il concetto di responsabilità presuppone infatti quello di libertà, intesa come facoltà di scegliere in assenza di costrizioni e insieme come attitudine a far collimare i propri fini con mezzi adeguati.
In apertura di un libro che l'on. Berlusconi (e non solo lui) farebbe bene a leggere, o rileggere, Se questo è un uomo, sta scritto che «il primo ufficio dell'uomo è perseguire i propri scopi con mezzi idonei, e chi sbaglia paga». La vera responsabilità è la consapevolezza e la forza di rispettare questa missione fino in fondo.
Tirado daqui.
di Marco Belpoliti
Il tema è nell'aria: fuga dalle responsabilità. Silvio Berlusconi, ex premier, bolla il ritiro dell'Italia dall'Iraq come un atto strumentale, una forma di codardia, o peggio ancora di vigliaccheria. Strana predica, dato che, se si sta ai dati emersi nelle ultime settimane - dati europei - la responsabilità dell'attuale deficit statale italiano, che costerà salato agli italiani, rimonta proprio al governo Berlusconi e alla sua gestione economica.
Il gioco consiste nello sfuggire le proprie responsabilità attribuendole agli altri. Meglio: estrarre dal cappello un'altra responsabilità ancora da affibbiare all'avversario o al concorrente. In realtà la parola «responsabilità» ha un significato preciso: «Rendere ragione delle proprie o altrui azioni». La responsabilità non va confusa con la colpa. Come ci spiega l'etimo latino del termine, responsabile è colui che «risponde». Nel pantano iracheno, in cui si dibattono tutti i Paesi che hanno lì un contingente militare, i membri del governo in carica avrebbero detto che la partenza del contingente italiano appare più meditata e lenta di quella degli spagnoli che se ne andarono da un giorno all'altro, dopo la vittoria elettorale di Zapatero. La responsabilità non è dunque l'imputabilità come vuol far credere l'ex presidente del Consiglio, che per altro di questa se ne intende parecchio. Non a caso quando si dibatte in sede legale di responsabilità, si cerca sempre di stabilire la libertà, la consapevolezza e la capacità di valutazione delle conseguenze legate all'azione di cui si discute. Il concetto di responsabilità presuppone infatti quello di libertà, intesa come facoltà di scegliere in assenza di costrizioni e insieme come attitudine a far collimare i propri fini con mezzi adeguati.
In apertura di un libro che l'on. Berlusconi (e non solo lui) farebbe bene a leggere, o rileggere, Se questo è un uomo, sta scritto che «il primo ufficio dell'uomo è perseguire i propri scopi con mezzi idonei, e chi sbaglia paga». La vera responsabilità è la consapevolezza e la forza di rispettare questa missione fino in fondo.
Tirado daqui.
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